Dal sartiame è legato lo sguardo
Che casca nell’acqua del porto, verde
Di alghe e di fango, senza riguardo
Pel sorriso che specchiava le sorde
Vibrazioni nella crespa di sale
A cui paperella diede tristezza
E sembianza; sì simile a una pezza
Se ne svolazzava la brezza, male
Di porto e spiaggia di battigia nera,
Petroli, reti e strascichi di vomito
Carcasse di pesci e gabbiani morti
Di fame. Nonostante ciò fiera
Si riflette, altezzosa, con quei corti
Raggi negli invani oli di gomito.
Mareno Moretti@ inedita luglio 2011
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